Cronache Picene - 2 Febbraio 2019 Its Agroalimentare


Al via con successo l’Its Agroalimentare: la parola agli imprenditori

 

February 2, 2019

Sono iniziate da poco più di un mese, all’IIS Ulpiani, le lezioni del nuovo corso gratuito di “Tecnico superiore delle produzioni e del marketing nel sistema agroalimentare” presentato dall’imprenditore Andrea Santori. Ben 30 gli studenti che sono stati selezionati su 40 domande pervenute.

Gli studenti in visita al SIGEP di Rimini, “40° Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè”.

Il corso, finanziato dal Miur e dalla Regione, è volto a formare operatori tecnici responsabili delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agroalimentari e agroindustriali e vede il coinvolgimento di professionisti del settore, atenei del territorio e delle principali realtà imprenditoriali agro-alimentari. Molte, infatti, le aziende rappresentative del settore che hanno aderito al percorso di formazione. A testimoniare la validità del progetto in itinere, le interviste ad alcuni imprenditori e referenti delle associazioni di categoria, tra cui gli ascolani Simone Mariani e Matteo Meletti.

Simone Mariani, amministratore delegato del Gruppo Sabelli

 «Ho aderito immediatamente al percorso di formazione nell’agroalimentare proposto dalla Fondazione ITS di Fermo perché sono convinto che avere un link diretto con scuole di alta specializzazione sia, oggi più che mai, una scelta obbligata per tutte le aziende che vogliono essere più competitive sui mercati nazionali ed internazionali. Gli Istituti Tecnici Superiori rappresentano “scuole delle imprese per le imprese” attraverso cui gli imprenditori possono intercettare le migliori risorse ed intelligenze, accrescere le competenze aziendali, innovare processi e prodotti, sviluppare business. Un circolo virtuoso che si basa su tre elementi: i corsi tengono conto delle reali necessità delle imprese, la didattica segue una metodologia pratica ed operativa incentrata sul “learning by doing”, i docenti provengono principalmente dal mondo produttivo. Ecco perché più dell’82% dei diplomati ITS trova un posto di lavoro ad un anno dalla fine del biennio di studi. Credo che l’innovazione della scuola italiana debba passare necessariamente attraverso l’esperienza virtuosa degli ITS. La nostra azienda, primo gruppo a proprietà italiana nel comparto delle mozzarelle da tavola, è coinvolta trasversalmente a tutti i livelli. Alla fine di ogni anno formativo, gli allievi saranno inseriti e seguiti da tutor interni, sia nell’area produzione e qualità sia in quella commerciale. Le nuove tecnologie digitali offrono importanti opportunità di crescita alle imprese agroalimentari: possono aumentare la produttività, sviluppare solidarietà e business tra il mondo agricolo e l’industria attraverso i “big data”, migliorare l’efficienza delle macchine e delle fasi di confezionamento e logistica, ridurre gli scarti, tagliare i consumi energetici, potenziare la sicurezza per il lavoratore, favorire la tracciabilità e la salubrità del prodotto destinato al consumatore. La partnership con la Fondazione ITS di Fermo ci consentirà di intercettare le nuove dinamiche evolutive sia nella fase della produzione che in quella della commercializzazione. Sento di poter elargire un consiglio ai tirocinanti che hanno iniziato il corso di studi: allenare le soft skill cioè quelle competenze interdisciplinari che oggi più che mai possono fare la differenza. In un’economia e una società sempre più complesse, imprevedibili ed in continuo cambiamento, sono, infatti, fondamentali qualità umane trasversali come la creatività, l’apertura mentale, la flessibilità, la capacità di ascoltare, comunicare e collaborare in team con una grande dose di passione, responsabilità e sacrificio.
Questo vale non solo nei contesti lavorativi ma anche nei percorsi di apprendimento.
Il secondo consiglio è quello di pensare sempre in grande e di non avere mai paura degli insuccessi. Come amava ripetere l’imprenditore Henry Ford “ogni fallimento è semplicemente un’opportunità per diventare più intelligente»

Matteo Meletti, presidente della sezione alimentare di Confindustria Centro Adriatico

«Il nostro territorio sta attraversando un periodo particolarmente complesso dovuto alle difficoltà legate alla congiuntura economica degli ultimi anni e alle difficoltà purtroppo legate ai tragici eventi del terremoto del 2016. In questo contesto, con il numero delle grandi aziende che è diminuito drasticamente, il settore alimentare rappresenta sicuramente uno dei punti da cui far ripartire la nostra economia dato l’alto numero di realtà, il grande bagaglio di tradizioni e soprattutto i prodotti di altissima qualità. Avere un Istituto Tecnico Superiore dedicato in maniera così specifica al settore alimentare rappresenta decisamente una grande opportunità sotto un duplice punto di vista: darà la possibilità al comparto alimentare di avere un’offerta professionale molto qualificata dalla quale attingere e darà agli studenti maggiori possibilità di trovare un lavoro dato il percorso formativo specifico. In questa ottica, per la sezione alimentare di Confindustria Centro Adriatico, aderire al progetto è stato naturale. Credo che ogni azienda che vorrà essere coinvolta non penserà soltanto a dare un’occasione ad uno studente ma vorrà anche sfruttare lo stage per testare nuove figure e nuovi ruoli nel suo organico. Quindi, come dicevo prima, una duplice opportunità. Certamente un’adeguata preparazione degli studenti prima dell’approccio al mondo del lavoro resta un punto fondamentale nel percorso; il corso organizzato dall’ITS Smart Academy di Fermo non solo approfondisce in modo dettagliato tematiche strettamente connesse al mondo alimentare ma offre anche un periodo di pratica presso le aziende. Ciò consente ai ragazzi di conoscere subito la realtà delle imprese e allo stesso tempo sviluppare competenze tecniche e di esperienza. Il consiglio agli studenti non può che essere quello di assimilare quanto più possibile, non solo per massimizzare l’apprendimento ma anche per capire quali aspetti della realtà aziendale sono più affascinanti e stimolanti. Perché lavorare con entusiasmo rappresenta sicuramente una delle migliori prospettive di vita per ciascuno».

Luca Soricetti, Presidente di Confartigianato Imprese Fermo

«La nostra associazione, così come altre, è stata chiamata a collaborare alla progettazione dei percorsi formativi biennali atti a rispondere alle richieste di professionalità delle aziende del distretto calzaturiero fermano-maceratese. Quando l’idea è buona e soprattutto soddisfa le esigenze del tessuto imprenditoriale; quando si lavora in sinergia, scevri da ogni vincolo di appartenenza, e mossi solo dalla volontà di ottenere dei risultati e dare risposte al territorio; quando le idee vengono trasformate, in breve tempo, in azioni concrete; la nostra associazione è sempre partecipe e disponibile alla collaborazione. L’ITS di Fermo secondo una valutazione del MIUR è tra i primi venti (precisamente 15°) su 113 ITS nazionali per rapporto tra numero di diplomati e numero di occupati entro i 12 mesi dal termine del corso. In sei anni di attività ha diplomato 150 giovani e di questi oltre l’85% lavora nel settore di riferimento del percorso formativo (Moda-Calzature) Questo è sicuramente un segnale positivo sulla bontà della gestione. Prima di progettare un percorso formativo si verifica, con le imprese, se sussista corrispondenza tra l’idea progettuale ed il profilo tecnico richiesto dalle aziende. Il programma di studio viene modulato in base alle necessità del tessuto economico. Questo permette di formare giovani altamente specializzati e che rispondono da subito a quelle che sono le richieste delle imprese, anche di quelle artigiane. Se abbiamo una così alta percentuale di assunzioni, significa che sono stati centrati gli obiettivi. Esorterei chi ha già avuto modo di ospitare questi giovani e poi assumerli, di parlane con i colleghi imprenditori dando una testimonianza del vissuto. Le loro parole saranno sicuramente più convincenti delle nostre. Personalmente, consiglierei a tutti gli imprenditori che hanno ancora intenzione di cimentarsi con il mercato, di ospitare uno di questi giovani in formazione. Da loro può essere tratta quella nuova linfa innovativa e quella energia creativa che ultimamente sta mancando alla nostra classe imprenditoriale. Un giovane che si iscrive e frequenta un corso di formazione di circa 1.800 ore ha sicuramente delle forti motivazioni e merita una chance. Sarà un ottimo investimento per il suo futuro e per il nostro presente».

Andrea Caranfa, responsabile della formazione e del raggruppamento di interesse giovani imprenditori CNA Fermo

 «La nostra associazione di categoria ha ritenuto utile aderire al percorso Its, perché crediamo molto nella formazione che qualifica e specializza il discente. Questa tipologia di formazione garantisce personale specifico e formato, utilizzabile subito dalle aziende che ne richiedono la disponibilità. Gli sbocchi lavorativi di questo corso sono molto ampi. La soddisfazione da parte delle nostre aziende che hanno ospitato gli studenti Its in tirocinio o che al termine del corso hanno assunto i lavoratori è molto alta. Questa collaborazione ci permette di dare al corso un taglio sempre più plasmato verso le esigenze delle imprese del territorio rispondendo alle necessità aziendali, perché i moduli che costituiscono il percorso formativo sono studiati e creati in base ai bisogni che vengono evidenziati dalle aziende che fanno parte della Fondazione Its e dalle aziende che hanno in tirocinio i ragazzi; le sollecitazioni arrivano direttamente dagli organi direttivi Cna territoriali e nazionali, i quali sono sempre a stretto contatto con gli organi governativi. A tal proposito sento di rivolgere un plauso anche agli altri membri della Fondazione Its, perché abbiamo tutti lo stesso fine, quello di qualificare gli studenti, creare opportunità per il territorio, posti di lavoro con personale specializzato. Consiglio vivamente alle imprese di aderire a questo percorso che crea nuovi stimoli, nuove sollecitazioni, nuovi percorsi di formazione ancora più specializzati permettendo di dare una risposta ancora più forte a questo territorio e creare quindi nuove opportunità e nuove prospettive. Più idee vengono portate all’interno più il corso avrà margini di miglioramento (anche se lo standard è già elevato) tanto che il lavoro svolto da tutti i soggetti che compongono la Fondazione ci ha portato ad essere tra gli Its migliori d’Italia in termini di occupazione».